Dott.ssa Costanza Armenise

L’eiaculazione precoce rappresenta la disfunzione sessuale maschile più diffusa, colpisce infatti il 30% circa degli uomini.

Come abbiamo visto nel precedente articolo essa consiste nella persistente o ricorrente insorgenza dell’orgasmo in seguito alla minima stimolazione sessuale. 

All’origine del disturbo vi sono frequentemente cause di natura psicologica, tuttavia è importantissimo in fase di valutazione escludere eventuali condizioni mediche che potrebbero essere coinvolte nell’insorgenza del problema.

Tra le cause psicologiche troviamo:

  • prime esperienze sessuali (e anche di masturbazione) caratterizzate da rapidità e nervosismo;
  • attività sessuale poco frequente;
  • ansia e “distrazione” derivante dai pensieri riguardanti la prestazione;
  • assenza di tecniche di controllo eiaculatorio.

La psicoterapia cognitivo comportamentale ha l’obiettivo di incrementare il tempo di latenza eiaculatoria e aumentare il senso di controllo dell’eiaculazione. Più in generale mira ad accrescere il senso di autocontrollo del paziente. 

Il trattamento nello specifico prevede diverse tecniche di intervento. 

Il primo passo consiste nella “psicoeducazione” ossia la spiegazione dell’anatomia sessuale, del ciclo della risposta sessuale e del ruolo giocato dall’attivazione fisiologica dell’ansia nell’origine delle difficoltà nella sfera sessuale. L’obiettivo iniziale è la comprensione dei fattori fisiologici e psicologici coinvolti nel rapporto sessuale e il miglioramento della consapevolezza del proprio corpo.

Vengono inoltre analizzate le “convinzioni errate” del paziente riguardanti la sfera sessuale che spesso sono all’origine delle preoccupazioni riguardanti la performance. Si interviene quindi sull’ansia da prestazione attraverso la modifica di queste convinzione errate  e l’apprendimento di conoscenze corrette sul funzionamento della sessualità (ristrutturazione cognitiva).

L’intervento sul piano comportamentale consiste in una serie di prescrizioni ed esercizi che il paziente deve svolgere sia da solo, sia in coppia.

In alcuni casi può essere utile affiancare l’intervento psicoterapico con un supporto psicofarmacologico per ritardare l’eiaculazione. I farmaci utilizzati sono generalmente antidepressivi serotoninergici o farmaci bloccanti alfa-adrenergici che vengono gradualmente ridotti e sospesi una volta che il paziente ha acquisito un maggior senso di autocontrollo.

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